giovedì 31 luglio 2014

Fine luglio, diario del giardino

Ecco che termina questo luglio strano, piovoso come non ne avevo mai visti, fresco come le estati che mi ricordo di aver vissuto da piccola.
Gli abitanti del terrazzo hanno evidentemente tratto vantaggio dall'umidità e dalle temperature ragionevoli, l'anno scorso a quest'ora il caldo non dava tregua.
Tra le piante che mi stanno dando maggiori soddisfazioni metto sicuramente l'Otatea aztecorum, un bambù leggero, fluffosissimo, che si sta comportando meravigliosamente in vaso.

Il contenitore è alto circa 80 cm, largo 40. La pianta è alta più di due metri. L'esposizione è parzialmente soleggiata, riparata dalle correnti fredde (è delicatuccio, il nostro amico). 
Va protetto con pazienza dai gatti, che adorano brucarne le foglie morbide. Bisogna staccarli ogni volta e dirottarli su un cespuglio di erba per gatti, che dovete tenere sempre fresca, a portata di man... cioè, di zampa.


lunedì 28 luglio 2014

La piccola estate

... di Lidia Zitara, ed. Pendragon.

... forse non conoscete di persona l'autrice, ma alla fine del libro vi sembrerà di sapere così tanto di lei, come se fosse vostra sorella, anzi di più, come se foste voi stessi a raccontare dei vostri pensieri, delle vostre emozioni. 
Così tanto riesce ad essere intimo ed introspettivo questo romanzo, con un esercizio di stile che lo rende avvincente dalla prima all'ultima pagina. 
Non ci sono grandi avventure, non c'è da scoprire nessun assassino. C'è la storia, piccola, di un'estate come tante, in una vita come tante altre, con problemi, opportunità, sogni, voglia di librarsi alti nell'aria eppure piedi che restano ben saldi a terra, da sempre consapevoli del fatto che quel volo non lo spiccheranno mai. 
E allora i piccoli grandi tesori di ogni giorno si cercano e si trovano nei dettagli, nell'ombra di un albero, in un sorriso, nei cocci regalati dal mare, nei semi che diventeranno un giorno fiori, se tutto andrà bene. Ogni personaggio assume caratteristiche fortissime che ne fanno intuire tutta la storia, anche se sono solo poche righe a tratteggiarlo. 
Questo romanzo è come una nave con una carena che pesca in profondità, per sentire meglio ogni più piccola vibrazione che attraversa il grande mare, solo per percepirla, non ci è dato conoscere dove andranno a infrangersi le onde, dove nuoteranno domani i pesci argentati. Ma per l'istante di una piccola estate sono passati proprio qui, attraverso le nostre dita.


martedì 22 luglio 2014


Sotto la pioggia di questo luglio con il tempo incerto...

La seconda preistoria: ritrovati antichissimi reperti....
Foto scattata a Ischia, La Mortella, Luglio 2007...


Il tempo... è relativo

domenica 6 luglio 2014

Giardini di vita...
Una mia cara amica scrive sul suo blog di come i giardini le evochino un senso di morte.
Sì, a volte ho avuto anch'io questa sensazione. A volte.
Ma sarà perché io della morte ho ancora paura, e quindi la rifiuto.
Oppure perché non è questa l'idea che il giardino mi trasmette.
Un giardino è vivo, ora.
Non vive nel passato, non vive nel futuro, dove magari sarà morto.
Vive ora.
E la cosa meravigliosa è che io vivo ancora con lui.
Lo amo in un modo quasi smodato, come sanno amare i bambini, semplicemente e incondizionatamente.
Ha bisogno di me, perché sennò seccherebbe. Ma in fondo seccherei anch'io, se non avessi questo amore, che anni fa mi ha riportata in vita.
Questo è il mio rifugio, il mio mondo a parte.
L'altro giorno una vicina è venuta a trovarmi. "Sembra un'oasi", mi ha detto. Non ha detto né bello né brutto. Ha parlato di un luogo appartato, ha parlato di una sensazione ben precisa, di un rifugio, che è quello che il giardino è per me.
E non conta quanto è grande, né che proprio qui sotto ci sia una rimessa per auto, e che la poca terra sia imprigionata in qualche vaso. Conta che è un giardino.